giovedì 4 gennaio 2018

Recensione "Le luci nelle case degli altri" di Chiara Gamberale


A cura di Liviana Carlucci 



  • Data di pubblicazione: 1 dic 2010
  • Editore: MONDADORI
  • Lingua: Italiano
  • ASIN: B005SZ7Z3W
  • Lunghezza: 392 pagine



Maria, l'amministratrice condominiale libera e carismatica di un palazzo apparentemente come tanti, muore all'improvviso, in un incidente stradale. Rimane sua figlia, una bambina di sei anni: e rimane una lettera.
La bambina si chiama Mandorla, e già nel nome ha tutto l'incanto e l'assurdità di quello che sarà il suo destino: nella lettera Maria infatti rivela che il vero padre di Mandorla si nasconde proprio in uno dei cinque piani del condominio che lei amministrava...
Chi è, dunque, il padre di Mandorla? Chi, in quel palazzo, intratteneva con Maria una relazione così profonda e segreta? Gli uomini del condominio sono tutti sospettati: uno di loro deve confessare. Ma con l'appoggio delle loro famiglie, dopo una lunga riunione, in un patto tanto scellerato quanto giudizioso, decidono di non volersi sottoporre al test del dna: e stabiliscono di crescere la bambina tutti assieme. È questo il fatale presupposto di una commedia umana che, con l'alibi del paradosso, in realtà ci chiama in causa tutti.



"Dove va, una persona che dorme? Non va da nessuna parte. Rimane li. Come le chiavi quando sai dove le hai messe"


Io adoro adoro adoro questo genere di libri. È dolce, straziante pieno di emozioni❤
 Ti senti mescolare tutto dentro di te. Gioia, amore, dolore delusioni, tutti concentrati lì nella bocca dello stomaco e che vorresti prenderli tutti tu quei sentimenti che affligge la protagonista e  proteggerela.
E questo è quello che è successo a me con la piccola Mandorla.

Mandorla ( già la scelta del nome che ha avuto l'autrice è fantastica e molto particolare 😏)  si ritrova in carcere e l'indomani deve spiegare al suo avvocato Pavarotti come diamine una ragazzina di 14 anni come ha fatto ad arrivare a quel punto!!!!

Dovete sapere che Mandorla perde la mamma Maria quando ha solamente 4 anni e non ha mai conosciuto il padre.
Maria e mandorla abitano a Roma in via Grotta Perfetta e Maria fa l'amministratore di quel condominio di cinque piani. Ha un bellissimo rapporto con tutti i condomini. Poco dopo la sua morte la signorina Polidoro del primo piano che tiene la bambina  a casa sua, riceve una lettera da parte di Maria scritta qualche tempo prima facendo sapere che il padre della bambina è uno dei condomini di via Grotta Perfetta 😳

Così Mandorla quella notte pensa e ripensa a tutta la sua vita fino a quel fattaccio che l'ha portata dentro.
Pensa alle sue 5 bellissime e imperfette famiglie e cosa ha imparato da loro e che in fondo se ha fatto quello che ha fatto è perché nonostante tutte e cinque le famiglie hanno deciso di prendersi cura di lei amandola e proteggendola come se fosse figlia loro, Mandorla si sente sola e senza un papà. Oh potevano benissimo fare il test del DNA ma se poi il suo papà fosse l'ingegner Barilla del quinto piano come poteva continuare ad amare Matteo Barilla il suo amore impossibile? Appena uscita da lì Mandorla doveva assolutamente parlare chiaramente con Matteo!

Mandorla ha passato la sua infanzia e adolescenza da un piano all'altro da una famiglia all' altra cercando di scoprire da sola tramite i gesti , le orecchie gli occhi, chi fosse in realtà il suo vero padre.

Capisce però che man mano passa la notte e aspettando il suo avvocato Pavarotti e la promessa  di effettuare una volta per tutte questo benedetto DNA, che finalmente uno di loro, uno sarà il suo papà...ma lo vuole sapere veramente?
E le altre sue quattro famiglie non le vedrà più? Non la aiuteranno più nelle difficoltà? Non vedrà più quei noiosi documentari insieme a Michelangelo e Paolo? Andrà ancora ai gay pride con loro?

A lei non serve più sapere il risultato del test. Lei ha già i suoi papà! Ha cinque meravigliose e imperfette famiglie pronte a sostenerla.
Però deve ASSOLUTAMENTE parlare con Matteo appena uscita da lì ❤



"Alle persone,se si guardano intorno anziché guardarsi indietro,può succedere qualcosa.
Qualcosa di nuovo.
Qualcosa di eslusivamente loro.
Qualcosa che da tutto il bordello che hanno alle spalle prenderà solo uno spunto.
E’ questo che intendi dire?
Intendi dire che se si sta nella categoria dei vivi,tanto vale provarci davvero,a esserlo?"

È la prima volta che leggo un romanzo di Chiara Gamberale ed è stato bellissimo anche se a volte mi commuovevo, anche se a volte mi stringeva il cuore a avevo una gran voglia di abbracciarla, anche se a volte avrei voluto prendere a schiaffi quegli adulti che di adulto a volte c'era ben poco.
La scrittura è scorrevole, argomenti importanti seri ma trattati in maniera semplice dal punto di vista di una bambina che a volte si comportava da adulta. Mentre leggevo facevo le più improbabili selezioni per eleggere il papà che avrebbe meritato Mandorla e credetemi il finale vi sorprenderà!
Posso dirvi solamente che merita di essere letto e se non lo avete ancora fatto MUOVETEVI 😅😉






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