Sono una mamma, una pianista, una cantante, una lettrice compulsiva e una scrittrice in erba. A tempo perso sono anche impiegata in una ditta privata.
Com'è nato il tuo amore per la scrittura?
Giusta conseguenza di quello per la lettura. Da che ho memoria, ho sempre amato leggere.
Hai un momento preferito della giornata in cui ti piace scrivere?
Mhm... No. Scrivo quando in mente e nel cuore riesco a immaginare una determinata scena. Una volta che è dentro di me, buttarla su carta è un attimo.
Sei uno scrittore di pancia o di testa? Scrivi di getto o rielabora i tuoi pensieri prima di metterli nero di bianco?
Parto di testa, cercando di seguire una trama definita... Ma a volte cambio alcune cose, seguendo l'emozione del momento.
Quanto c'è di te nei tuoi personaggi?
Molto!
Cosa pensi dell'editoria italiana e del self publishing?
Non saprei. Sono al mio secondo libro e non ho mai avuto rapporti con C.E.
Com'è il rapporto con i tuoi lettori?
Ma è bellissimo! A parte che sono anche io una lettrice, ma non riesco ancora a capacitarmi del fatto che ci siano persone che amano i miei personaggi e che si emozionano con loro!
Pensi che i social media favoriscano il successo di un romanzo?
Per noi emergenti sicuramente, anche se a volte potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio.
Cosa pensi delle critiche negative a un tuo lavoro?
Ben vengano. Sto crescendo e non posso che ringraziare chi mi fa notare gli errori compiuti!
Parlaci un po del tuo ultimo romanzo.
Oh beh... "io sono Cam" parla di Cameron Beasley Forks, già conosciuto in "Pepe Nero". Cam è un istrionico interior designer. Vive a New York e cerca in tutti i modi di vivere la sua vita con amore e con i colori. È un capellone pazzo, dolcissimo e simpaticissimo!
Progetti per il futuro: hai già un nuovo lavoro in cantiere?
Sì, sto buttando giù le linee guida di un nuovo romance.
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