lunedì 19 marzo 2018

Recensione "L'uomo del labirinto" di Donato Carrisi


A cura di Liviana Carlucci 





  • Data di pubblicazione: 4 dic 2017
  • Editore: Longanesi
  • Pagine: 400
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L’ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita.
Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto.
Ma il dottor Green non è l’unico a inseguire il mostro.
Là fuori c’è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l’ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito.
Ma uno scopo c’è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine… E questa è l’occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo.
Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede.
L’Uomo del Labirinto l’ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni.
E ora è scomparso.



Eccomi di nuovo a parlarvi di 
 Thriller ma questa volta tutto italiano.
È il primo libro di Carrisi che leggo e devo dire che mi è molto piaciuto. Un romanzo mozzafiato, con un filo noir e un ritmo incalzante, pagina dopo pagina mi ha tenuto incollata fino alla fine.

Samantha Andretti si sveglia in un letto d'ospedale dopo che è riuscita a scappare dal mostro che l'ha tenuta rinchiusa per 15 anni.
Sam non ricorda nulla a parte qualche sporadico ricordo qua e là; viene  seguita dal dottor Green, uno psicologo che pian piano la aiuta a riprendersi. 
Ma non è la sola a essere libera, lo è  anche il suo sadico aguzzino.

"Tu sei libera, non sappiamo come tu abbia fatto a scappare, io sono qui perché grazie a te possiamo catturare quel mostro"

Una cosa però  Sam ricorda chiaramente.  Ed è che si trovava rinchiusa in un labirinto, con tante stanze dove il suo carceriere si divertiva  a fare dei sadici giochini.
Ogni volta che Sam finiva una faccia del cubo di Rubik, per esempio, il mostro allora la premiava col cibo, vestiti o un materasso per dormire.

Se da una parte c'è la polizia che cerca di trovare il mostro, dall'altra in contemporanea, c'è Bruno Genko, un'investigatore privato che, pur sapendo che ha poco tempo da vivere, lui vuole ugualmente catturare il mostro e segue un'altra pista usando dei metodi poco ortodossi. 
Genko cerca di trovare però  il bambino che era prima che diventasse il mostro.  Cioè prima di essere "infettato dal buio". E per trovare quel bambino Genko deve andare nel suo luogo d'origine.

"Dio è un bambino, non lo sapeva? Ecco perché quando ci fa del male non se ne rende conto”

Man mano che va avanti con le indagini, Genko cerca di mettere insieme i pezzi del puzzle delle prove che ha in mano, e scopre cose sempre più macabre.
Un fumetto con immagini innocenti, il coniglietto Bunny, ma che celano scene che sfiorano la pornografia, attira la sua attenzione.

"Solamente i bambini riescono a vederlo"


L'intento di Genko è quello di scoprire chi ha dato il via a tutto questo. 
Chi arriverà prima a scoprire chi si nasconde dietro la maschera?
E Samantha riuscirà a scoprire la verità?

La prosa di Carrisi è molto semplice  e incalzante, e terrificante allo stesso tempo, in alcune scene ho dovuto persino rimandare la lettura.
Il lettore nelle prime pagine si ritrova con molti personaggi ma che hanno un ruolo importate nel corso della trama.
Il luogo dove si svolge la storia è un " non luogo" non c'è un luogo geografico preciso, anche se in alcuni tratti ho pensato al Canada. 
Una sensazione asfissiante quasi soffocante provano i protagonisti, dove si ritrovano a lavorare e ragionare di notte per il troppo caldo.
Carrisi ha creato un romanzo folle e geniale da non perdere assolutamente!




Con questa recensione ho partecipato alla Challenge di 













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