lunedì 8 gennaio 2018

Recensione "Baby don't cry" di Paola Garbarino

A cura di Mery Giannone 



  • Data di pubblicazione: 26 ott 2017
  • Lingua: Italiano
  • Pagine: 418
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Lui non mi aveva mai fatto male. A parte la prima volta, per parecchi secondi per me interminabili ma non l’aveva fatto apposta. E a parte nel mio cuore e lì l’aveva fatto apposta.
Ogni cosa mi faceva pensare a lui, perché Milo era dappertutto.
Ed era dappertutto perché era dentro di me.

Milo e Petra si conoscono dalle elementari e adesso stanno per laurearsi. Da anni sono amici con benefici, trascorrono momenti infuocati nel privato ma quasi si ignorano appena messo piede fuori dal letto. Come sono arrivati a questo punto?
Si può crescere con l’idea del principe azzurro e del lieto fine e non soccombere alla realtà delle relazioni moderne?

Questa è la storia di un piccolo grande amore, come ce ne sono tanti in ogni angolo del mondo, come molti che avrete visto fiorire tra i banchi di scuola, forse capitato a voi stessi. La storia di due ragazzi che il Destino decide di far incontrare, un ragazzo e una ragazza che si conoscono da bambini e crescono insieme, due anime che passano attraverso quell’esperienza straordinaria che è l'adolescenza, il diventare adulti, perdere le illusioni infantili cercando al tempo stesso di non lasciar scivolare via i sogni. 




Chi non ha mai avuto una cotta adolescenziale? Chi non ha mai creduto che il primo amore sia perfetto e intramontabile, che vincerà su tutto e tutti?
La protagonista di questo romanzo, Petronilla, ne era convinta con ogni fibra del suo essere: lei il primo amore l'ha conosciuto in quinta elementare, l'ha riconosciuto perché il suo corpo, nei momenti di forte emozione, le mandava messaggi inequivocabili.
Il primo amore di Petra é stato Milo, un ragazzo solare e chiacchierone, che non perdeva occasione per chiudersi nei bagni della scuola con qualche compagna di studi per fare le prime esperienze sessuali, che amava prenderla in giro per quel loro primo incontro indimenticabile.
Attraverso gli occhi di Petra viviamo la storia, tra capitoli passati e presenti, di questo amore ostacolato e tormentato, il loro primo bacio in terza media, la loro prima volta, le loro paure e le loro emozioni.




"Odiavo che tutti i miei ricordi più importanti, in quel senso, fossero collegati a Milo Romano, mi sembrava che fosse dappertutto: era stato il primo ragazzo che avessi baciato,il primo che avessi toccato, il primo che mi avesse procurato uno di quei fuochi d'artificio che sino ad allora avevo fabbricato da me [...]."

Milo é un protagonista di cui ci si innamora all'istante: il più popolare della scuola, il più bello, non rifugge i suoi sentimenti, non ha mai illuso Petra ed ha aspettato il momento giusto per farle capire che da lei avrebbe voluto di più, non solo qualche bacio rubato, ma anche il suo cuore e la sua anima.
A distanza di anni il carattere di Milo non subisce un brusco cambio di rotta, cosa che invece accade a Petra: nei capitoli che narrano del passato conosciamo una ragazza dolce, timida e innamorata, mentre nel presente appare come una ragazza molto cinica, dotata di un sarcasmo pungente, convinta ormai che i finali da fiaba Disney non esistano, che la realtà rispecchi piu le favole di Andersen.
Inizialmente non l'avrei sicuramente annoverata tra i miei personaggi preferiti, ma più si va avanti con la narrazione e più si comprende che il suo carattere scostante e il suo atteggiamento distaccato nei confronti di Milo sono dovuti a qualcosa che é accaduto nel passato ed è anche per questo che mi sono ritrovata a divorare pagina su pagina per scoprire cosa fosse accaduto tra i due protagonisti.




Il loro rapporto é un susseguirsi di frecciatine e schermaglie, o per lo meno questo é quello che mostrano in pubblico: in realtà la loro é un'amicizia con benefici e quando ne usufruiscono é l'unico momento in cui Nilla e Milo gettano la loro maschera.

"Obbedii, il mio cinismo di solito scompariva, assieme al mio raziocinio e ai miei buoni propositi, non appena lo sentivo dentro di me.
Scompariva la sua stronzaggine."

Milo e Petra si amano, si lasciano, si rincorrono, si perdono. Il loro amore é un colpo di fulmine, ma prende forma e si sviluppa in un ampio arco temporale: dalla quinta elementare sino al periodo universitario siamo testimoni della  nascita di un dolce sentimento tra i protagonisti per poi assistere al suicidio delle loro emozioni, sepolte dall'orgoglio e dalla paura di perdersi, e comprendiamo che ciò che manca a Petra e Milo non è l'amore, ma la comunicazione.

"Potevo capire che a volte il dolore fosse più forte della gioia, forse, semplicemente, il mio ti amo era arrivato troppo tardi, lui aveva aspettato tutta la vita di sentirselo dire."

Liberate la mente e immergetevi in questa lettura dolce e tormentata, che vi farà anche sorridere, in questa storia d'amore che sicuramente potreste trovare in altri romanzi, ma che si distingue per i suoi protagonisti che vi sorprenderanno sino all'ultima pagina, per la delicatezza della penna di Paola Garbarino, perché vi farà tornare indietro nel tempo a quel primo amore che, come dice l'autrice nella premessa, è la base di tutte le nostre relazioni future. 

Voto 4,5




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