Vi presento più da vicino Emma Neri
Chi è nella vita di tutti i giorni Emma?
Nella vita quotidiana, Emma esiste con un altro nome, un’altra vita. È una mamma a tempo pieno, si barcamena tra mille faccende ed è spesso sull’orlo di un esaurimento nervoso… Poi si ricorda del suo alter ego letterario e tira un sospiro di sollievo: almeno Emma Black si diverte, scrivendo di vampiri, storie d’amore e complotti da sventare!
Come è nato il tuo amore per la scrittura?
Nella vita quotidiana, Emma esiste con un altro nome, un’altra vita. È una mamma a tempo pieno, si barcamena tra mille faccende ed è spesso sull’orlo di un esaurimento nervoso… Poi si ricorda del suo alter ego letterario e tira un sospiro di sollievo: almeno Emma Black si diverte, scrivendo di vampiri, storie d’amore e complotti da sventare!
Come è nato il tuo amore per la scrittura?
L’amore per la scrittura è nato insieme a quello per la lettura. Sin da piccola immaginavo di scrivere la mia storia, ispirandomi agli autori che man mano leggevo e studiavo. Mi sono cimentata in diversi generi, fino a quando non ne ho trovato uno a me più congeniale, almeno per il momento.
Hai un momento preferito della giornata in cui ti piace scrivere?
Preferisco scrivere di mattina, quando sono sola e in assoluto silenzio. Tuttavia mi devo spesso piegare alle esigenze dell’ispirazione: se mi colpisce di sera, quando la famiglia è riunita per la cena, mi giustifico e corro al computer!
Sei uno scrittore di pancia o di testa? Scrivi di getto o rielabori i tuoi pensieri prima di metterli nero su bianco?
Scrivo di getto, con la pancia e con il cuore. La testa, invece, interviene durante il primo editing, quando giunge il momento di rielaborare le idee per tirare fuori la vera storia, eliminando refusi e frasi superflue.
Quanto c'è di te nei tuoi personaggi?
Cerco sempre di separare me stessa dai miei personaggi. Ognuno di loro ha un proprio background, una storia da raccontare, pregi e difetti: io mi limito ad ascoltarli e a descriverli.
Cosa pensi delle C.E. e del self publishing?
Credo che il self publishing abbia dato l’occasione a molti, esordienti e non, di farsi avanti con maggiore libertà d’azione e di pensiero. Personalmente, non ho nulla contro le CE ma purtroppo è evidente quanto la pochezza di idee e l’imbruttimento della scrittura non siano solamente una caratteristica dei self… Le competenze sono venute a mancare in tutti i settori, editoria compresa. Bisogna comunque valutare caso per caso, come è giusto che sia.
Come è il rapporto con i lettori?
Ho un ottimo rapporto con i lettori. Mi lasciano tante recensioni, mi scrivono in privato… Insomma, si fanno sentire! Sia che esprimano lodi incondizionate sia che mi critichino per le scelte narrative, ascolto sempre le loro opinioni e ne faccio tesoro.
Pensi che i social favoriscano il successo di un romanzo?
I social favoriscono il successo di un romanzo solo in maniera parziale. Per esempio: se un autore ha già un pubblico nutrito, è chiaro che il suo romanzo avrà un certo numero di acquisti e recensioni già nei giorni successivi alla pubblicazione. Quanto veritiere, poi, è da capirsi… Il proselitismo, purtroppo, non manca mai, nel bene e nel male. Se però una storia è valida, ci sarà sempre chi la valuterà con obiettività, parlandone con chi conosce, aiutandola a raggiungere un pubblico più vasto. Dal punto di vista del marketing, ogni autore dovrebbe servirsi dei social per promuovere la propria opera. Se lo si fa divertendosi, non è neanche un peso!
Cosa pensi delle critiche negative a un tuo lavoro?
Non ho mai nascosto di aver accettato a testa bassa le primissime critiche che mi sono state giustamente mosse: imparziali o personali che fossero, andavano prese in considerazione. L’ho fatto, sforzandomi di migliorare, di correggere, per offrire un prodotto migliore. Senza i lettori, lo scatto in avanti che ho avvertito dentro di me non ci sarebbe stato.
Parlaci un po del tuo ultimo lavoro.
In questi giorni, sto ultimando il volume 3 della serie Legio X. È un romanzo che mi sta molto a cuore, perché verranno affrontati diversi aspetti dell’amore: quello tra padre e figlio, quello tra amanti, quello tra fratelli. Non mi interessa descrivere nei dettagli gli amplessi amorosi dei protagonisti, quanto piuttosto mostrare come i rapporti non siano mai semplici e, nella realtà quanto nella fantasia, siano motivo di crisi e di ricerca interiore.
Progetto per il futuro: hai già un nuovo lavoro in cantiere?
Ho moltissimi progetti in cantiere! Tutti i seguiti della Legio X sono approntati. Inoltre, ho iniziato quattro, cinque romanzi, appartenenti a due serie differenti, ma tutti indipendenti l’uno dall’altro. In estate/autunno vedrà la luce uno dei primi, una storia travolgente con due personaggi affascinanti ma diversissimi. Due poli opposti che, inevitabilmente, si attraggono. Anche in questo caso, non sarà una storia incentrata sul sesso, di quelle ce ne sono in sovrabbondanza. Sarà piuttosto incentrata sulle difficoltà che i protagonisti incontrano nel confronto tra loro, e sulle reazioni che la loro attrazione genera in chi li circonda.
Intervista a cura di Liviana Carlucci
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